Finito e Infinito
L’uomo è una sintesi di finito e infinito. L’interiorità non è un rifugio dall’esterno, ma un luogo elettivo che colma una nostalgia. Scoprire la propria dimensione di profondità permette di prendere contatto con l’infinito che è in sé. Questo carattere d’eternità umanizza e rende possibile la vera comunicazione con l’altro. Non è l’esteriorità che differenzia i soggetti, ma l’interiorità. Divenire se stessi, realizzarsi, esige una conoscenza di sé che conduce all’unità del finito con l’infinito. L’esistenza viene vissuta come realtà e non come sogno, e l’uomo non cerca né consolazione né rifugio: vive. Marie Madeleine Davy